ERRARE HUMMMANUM EST
Commettere uno sbaglio può comportare un danno più o meno grave, a seconda dei casi. Ma questo non è il problema principale.
Sappiamo benissimo che tutti commettiamo degli errori nella vita. Il vero problema è quando diventiamo schiavi di tali errori al punto da identificarci con essi.
È importante imparare a dominarli e ad utilizzarli a fin di bene per crescere interiormente: innanzitutto ammettendo di avere sbagliato e accettando il fatto che commettere errori è umano. Poi liberandoci del relativo senso di colpa che, come qualsiasi altro pensiero nocivo, si aggrappa alle nostre caviglie e non ci molla più. E più ce lo portiamo appresso e più cresce il rischio che ci identifichiamo con esso.
È giusto che ci prendiamo le nostre responsabilità ma restando consapevoli del fatto che siamo stati noi a generare l’errore e non viceversa. La legge che conta è quella del più forte. E i più forti sulla carta siamo senza ombra di dubbio noi. Occorre tenere ben presente questo dettaglio fin da subito.
È inoltre molto importante imparare una volta per tutte a perdonarci. E badate bene che è molto più semplice perdonare gli altri che se stessi.
Ultimo ma non ultimo, occorre comprendere che cosa ci insegna l’errore che abbiamo commesso, in modo che non si ripeta più e che acquisiamo una nuova consapevolezza. D’altra parte: “Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”.
E visto che siamo in vena di detti, mai obsoleto è il buon vecchio “Sbagliando si impara; è sempre l’uomo a fare l’errore ma quando ha imparato la lezione, è l’errore a fare l’uomo.
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